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mercoledì 6 ottobre 2010

La necessità della Rosa - Rosa "Scharlachglut"

In giardino lo spazio non basta mai per ospitare tutte le piante che un appassionato desidera; quante volte si è costretti a scegliere! Ma con quali criteri, se comunque la pena per la varietà che scartiamo ci sembra più intensa del piacere che verrà da quella che abbiamo invece eletto? Una scelta razionale sarà facilmente difendibile (verso noi stessi, soprattutto), ma le scelte più appaganti spesso sono altre, pur se comportano qualche battaglia in più, perché magari il sito o il terreno o l'esposizione o lo spazio disponibile non è quello "da manuale". Si sa che l'approccio analitico non è in grado andare molto oltre le valutazioni tecniche - certamente non in giardino.

Allora capita di renderci conto che di una pianta non potremo fare a meno già dopo averne visto solamente una fotografia e, per quanto la ragione insista nel dire che quel che ci attrae sta più nell'immagine che nelle qualità intrinseche della varietà ritratta, sappiamo che ostinatamente ci impegneremo affinché tornino a ripetersi le condizioni in cui quella bellezza si è manifestata così pienamente.

Il mio giardino è davvero piccolo e naturalmente tutto questo mi è accaduto più volte; uno degli innamoramenti riguarda Rosa "Scharlachglut", di cui la fotografia galeotta è questa (o quasi: la stampa su carta che vidi nel 1988 era di qualità molto superiore - e più accattivante). E poiché siamo nel periodo in cui maturano i cinorrodi delle rose e questa varietà ne produce di notevoli, proverò a raccontarne le doti.

Rosa "Scharlachglut" 05

È il vigore la caratteristica che distingue questa rosa in tutte le sue manifestazioni - crescita, foritura, fruttificazione. I rami sono forti ma non rigidi, le foglie grandi e ben spaziate, e il cespuglio appare perciò leggero, arioso nonostante le notevoli dimensioni (oltre i due metri in altezza e i tre in larghezza, se coltivato senza sostegni); le nuove ramificazioni sono sfumate di rosso veneziano, comprese le spine, non fitte ma robuste, traslucide prima di lignificare, e la stessa tinta si ritrova sui piccioli e sulle nervature del fogliame più giovane. I boccioli sono riuniti in corimbi lassi, portati da brevi rametti sui tralci dell'anno precedente, e si aprono in successione per un paio di settimane; i sepali sono insolitamente affusolati e superano di molto il bocciolo in lunghezza. All'inizio i petali sono rosso carminio, luminosi e cangianti per la superficie vellutata; maturando virano verso il cremisi e si distendono finché il fiore arriva a superare la larghezza di un palmo. I mutamenti del tono di colore conferiscono movimento all'intera pianta, quando è coperta di fiori, anche per il contrasto con il verde  quasi glauco delle foglie e con il giallo vibrante degli stami, così come per la consonanza con i toni rossi dei fusti e dei piccioli; nulla a che vedere con i rossi piatti di molte Rose da Rotonda, che rifiutano qualunque accostamento. Sono poi ancora gli stami a profumare e, sebbene si dica che ogni impressione olfattiva è personale (come le tattili, uditive, gustative e visive del resto...), quelli di Rosa "Scharlachglut" odorano decisamente di spezie - con una prevalenza di chiodo di garofano. Terminata la fioritura, i cinorrodi iniziano subito a ingrossarsi (arriveranno a un tal peso che i rami si torceranno ripiegandosi - lasciando spazio così al centro del cespuglio per la nuova crescita) mentre solo verso la fine di settembre assumeranno il colore scarlatto brillante che la varietà ricorda nel nome. Certamente, ha una sola fioritura e, certamente, i fiori hanno solo cinque petali - ma ogni aggiunta sarebbe di troppo.

È la rosa dai tratti più maschili che abbia coltivato finora.

Rosa "Scharlachglut" 06

Rosa "Scharlachglut" 03

Distribuita da Kordes nel 1952 ("Poinsettia" x "Alika"), Peter Beales la inserisce tra gli ibridi moderni di Rosa gallica; nei paesi anglosassoni è chiamata anche "Scarlet Fire". Predilige i siti luminosi ma non troppo caldi.

Rosa "Scharlachglut" 02

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