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mercoledì 18 maggio 2011

Gustav Mahler, 7 luglio 1860 - 18 maggio 1911

Mi ricordano che oggi è giornata mahleriana!

Von der Schönheit (Della Bellezza), da Das Lied von der Erde, IV movimento.


Wiener Philharmoniker, dir. Bruno Walter
Contralto: Kathleen Ferrier
registrazione: 14,15,16 maggio 1952


Junge Mädchen pflücken Blumen,
Pflücken Lotosblumen an dem Uferrande.
Zwischen Büschen und Blättern sitzen sie,
Sammeln Blüten in den Schoß und rufen
Sich einander Neckereien zu.
Gold'ne Sonne webt um die Gestalten,
Spiegelt sie im blanken Wasser wider.
Sonne spiegelt ihre schlanken Glieder,
Ihre süßen Augen wider,
Und der Zephyr hebt mit Schmeichelkosen
Das Gewebe Ihrer Ärmel auf,
Führt den Zauber
Ihrer Wohlgerüche durch die Luft.

O sieh, was tummeln sich für schöne Knaben
Dort an dem Uferrand auf mut'gen Rossen?
Weithin glänzend wie die Sonnenstrahlen;
Schon zwischen dem Geäst der grünen Weiden
Trabt das jungfrische Volk einher!
Das Roß des einen wiehert fröhlich auf
Und scheut und saust dahin,
Über Blumen, Gräser wanken hin die Hufe,
Sie zerstampfen jäh im Sturm die hingesunk'nen Blüten.
Hei! Wie flattern im Taumel seine Mähnen,
Dampfen heiß die Nüstern!
Gold'ne Sonne webt um die Gestalten,
Spiegelt sie im blanken Wasser wider.

Und die schönste von den Jungfrau'n sendet
Lange Blicke ihm der Sehnsucht nach.
Ihre stolze Haltung ist nur Verstellung.
In dem Funkeln ihrer großen Augen,
In dem Dunkel ihres heißen Blicks
Schwingt klagend noch die Erregung ihres Herzens nach.


(I testi sono tratti dal volume di antiche poesie cinesi tradotte in tedesco da Hans Bethge e pubblicate nel 1907 con il titolo "Die Chinesische Flöte". Qui di seguito la versione italiana di Quirino Principe:

Giovani fanciulle colgono fiori,
fiori di loto colgono sull'orlo della sponda.
Siedono tra arbusti e foglie,
raccolgono fiori nel grembo, e si lanciano
a vicenda parole scherzose.
Il sole d'oro irretisce le figure
e le riflette nell'acqua limpida,
rispecchia il sole le loro membra snelle,
rispecchia i loro dolci occhi.
Lo zefiro solleva con moine e carezze il tessuto
delle loro maniche, porta l'incanto
dei loro profumi per l'aria.

Guarda, chi sono i bei ragazzi che cavalcano
caracollando sulla riva su fieri cavalli?
Splendendo da lontano come i raggi del sole,
già tra i rami dei verdi salici
vien qui trottando la fresca gioventù!
Il cavallo di uno nitrisce festoso,
la scansa e fila via come il vento,
vola sui fiori e sull'erba, turbinano gli zoccoli,
fulminei calpestano i fiori abbattuti.
Bello! Come vibra nella folle corsa la sua criniera,
come fumano calde le froge!
Il sole d'oro irretisce le figure
e le riflette nell'acqua limpida.
come fumano calde le froge!
Il sole d'oro irretisce le figure
e le riflette nell'acqua limpida.

La più bella delle vergini lo segue
con lunghi sguardi di desiderio.
Il suo contegno altero è una finzione.
Nello scintillio dei suoi grandi occhi,
nell'oscurità del suo sguardo di fuoco
vibra ancora, come un lamento, l'agitazione
del suo cuore.)

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